Segreto degli affari o diritto all’informazione?
- 15 Mag 2018
Il 18 aprile i parlamentari francesi hanno votato la legge sul segreto degli affari. In una lettera aperta al presidente Emmanuel Macron, un collettivo di cittadini tra i quali informatori, sindacalisti, associazioni, giornalisti e ricercatori, considera questa legge come “un’arma di dissuasione” che avrebbe come effetto “di invertire i principi repubblicani: il segreto diventa la regola, e le libertà delle eccezioni”. Per capire la posta in gioco con questa legge controversa, abbiamo intervistato Hacène Hebbar, coordinatore dell’ONG Poliinis et portavoce dell’iniziativa Stop segreto d’affari
Lei fa parte di un collettivo abbastanza grande, che mette in guardia sulla posta in gioco con questa proposta di legge detta del «segreto degli affari». Il punto di vista dei cittadini che ne fanno parte è stato preso in conto?
Nel 2015, quando è apparsa questa direttiva, è successo che in Francia più di un milione di cittadini si sono fatti sentire. C’è stato ad esempio un collettivo che si chiama “informare non è un delitto” che raggruppa giornalisti provenienti da tutti i media. Ad oggi il nostro collettivo è costituito da più di 52 associazioni: società di redazione, sindacati, ONG, ricercatori, ecc.
Come ONG, noi qui a Poliinis, che lavoriamo con informazioni sulle certificazioni, sappiamo che ciò ci obbliga a considerarle come della dinamite, della nitroglicerina! Non sapremo mai veramente se queste informazioni sono protette oppure no dalla legge del segreto degli affari.
In un recente comunicato, lei ha denunciato un’inversione di linea politica da parte dei successivi governi francesi riguardo questo progetto di legge. Potrebbe ritornare su questo punto?
2 anni fa la legge Macron dal nome di colui che nel frattempo è diventato presidente, c’era stato un “emendamento disinvolto che mirava precisamente a creare la nozione del “segreto d’affari”. Allora lui (Macron) l’ha ritirato dalla sua proposta di legge, dicendo che non lo voleva. E 2 anni dopo lo vediamo ritornare!
Quel che si deve sapere, è che da moltissimo tempo le lobbies e le multinazionali lavorano sulla nozione di “segreto d’affari”.
Oggi essi la fanno passare con una procedura accelerata. Era stata ritirata, ed oggi diventa una proposta di legge che bisogna assolutamente votare subito senza nessuno studio d’impatto. Non si comprende davvero questa inversione di linea politica….
Come è riuscita questa direttiva a prendere il sopravvento sul diritto francese?
E’ una procedura che è stata molto rapida, per la quale non c’è stato dibattito. Infatti, 80% del corpo legislativo europeo è fatto di trascrizione della direttive o dei regolamenti. L’Europa crea delle direttive o dei regolamenti che, in seguito, sono riportati a livello nazionale dappertutto, in tutti i paesi.
Allora, che cosa porterebbe di nuovo?
In Francia, ci sono, al giorno d’oggi, molte leggi o regolamenti per la protezione degli affari: sulla proprietà intellettuale, i brevetti, le clausole di non-concorrenza…Ci sono già un’enormità di cose!
Quel che essa introduce, è la nozione di “segreto d’affari” nella sua interezza, senza precisarla, in modo che esse diventa molto confusa. Come se non bastasse, quando questa direttiva è stata elaborata a livello europeo, la commissione ha ascoltato solamente le multinazionali. Essi hanno dimenticato le ONG, i ricercatori, un sacco di gente!
Di conseguenza, noi pensiamo che questa direttiva serva non necessariamente a protegger le PME (Piccole Medie Imprese) o gli operatori economici tra di essi, come vogliono farci credere, ma a proteggerli dal resto della società!
Le ONG non sono operatori economici concorrenti, come non lo sono i giornalisti ed i ricercatori. Dunque basta scriverlo! E nel caso un giornalista o una ONG lavori o pubblichi delle informazioni per la concorrenza, allora è più facile per la parte che persegue provarlo!
Concretamente qual è la minaccia rappresentata dalla nozione di «segreto d’affari» per la società?
In realtà oggi con la nozione di «segreto d’affari» ci saranno minacce a due livelli: la prima è che, come dice il senatore Frasse, relatore della legge al senato, è una nozione confusa. E questa confusione permetterà alle imprese di scatenare dei processi che forse esse non vinceranno, ma che logoreranno le redazioni, le ONG, i ricercatori….
E questo vuol dire che a termine avremo dei bavagli che ci metteremo sulla bocca. Poiché ci si poserà sempre la domanda: questa informazione, questo dato potrebbe esser coperta da questa legge sue segreto degli affari e che ci faremo portare in giustizia solo perché siamo a conoscenza di quest’informazione? E’ una minaccia per tutti i giornalisti e per tutti quelli che lavorano su dei soggetti delicati, dei quali le imprese non vogliono sentir parlare.
Francamente, non ci sono mai stati scandali legate alla PME: sono le multinazionali che scateneranno dei processi per mettersi al riparo! Il pericolo, è di avere una società imbavagliata. Per salvaguardare il segreto degli affari, non si salvaguarda più il pubblico interesse? E’ questa la vera domanda.
E in che modo lei conta di continuare la mobilizzazione riguardo questa domanda?
Adesso stiamo facendo circolare una petizione Stopsecretdaffaires.org, che ha già raccolto ad oggi 350 000 firme. E questo per un argomento che per il momento non è un argomento molto pubblico!
Eppure le autorità non tengono conto di questo, né del lavoro che è stato fatto da 2 anni dai giuristi e dagli avvocati. Quando noi sottoponiamo loro questo lavoro e chiediamo “D’accordo, allora diteci cosa vi impedisce di limitare questa legge ai soli operatori economici concorrenti”, la sola risposta che otteniamo è la seguente: è una direttiva, siamo costretti di trascriverla, senza modificazioni”. Ma una direttiva impegna gli Stati per l’obiettivo da raggiungere ma non certo riguardo ai mezzi da usare per conseguirlo.
Quindi la nostra domanda rispetta lo spirito della direttiva, contro il saccheggio economico.
Il campo d’applicazione della legge deve riguardare soltanto gli operatori concorrenti, così, l’interesse generale, quello di tutti sarà protetto!