Il lessico dei truffatori: il linguaggio del «Nuovo Mondo» e dei «Neoconservatori»

Il Capo dello Stato Francese ha fatto una scelta infelice presentandosi come «il Giove» del «Nuovo Mondo», formula del «Nuovo Mondo» che è stata applicata all’America che Cristoforo Colombo avrebbe fatto meglio a non scoprire, per la felicità degli Amerindi!

 

A dispetto della sua teatrale e continua auto-celebrazione e della massiccia cortigianeria (in particolar modo mediatica) (1) ) che l’accompagna, egli non è che uno dei leaders occidentali (Blair, Enzi, Trudeau, etc..) che sotto le mentite spoglie della “modernità” è l’incarnazione del più vecchio potere della Storia, quello del Denaro, col suo inevitabile corredo d’arroganza e di disprezzo più o meno sottile, verso quelli che non hanno i mezzi per credere che a loro sia tutto permesso.

Ben inteso, il Presidente –nuova versione- della 5° Repubblica (antiquata Costituzione presidenzialista) si presenta come un illustre difensore (autoproclamatosi) di una “democrazia” di certo pluralista, ma “giusto quanto basta” per lasciare un piccolo spazio ad alcuni sindacati pronti a tutti i compromessi ed a una social-democrazia, modesta opposizione a Sua Maestà !

Nel suo attivismo “né di sinistra, né di destra”, egli scorrazza nel mondo intero ma dei paesi che visita non vede che i palazzi dorati del potere e le guardie locali che gli rendono gli onori, senza preoccuparsi minimamente dei risultati limitatissimi che ottiene per le popolazioni interessate.

In primo luogo, egli applaude all’Europa (esattamente come B-H. Levy nel suo ultimo libro), e cioè applaude all’egemonia statunitense, che si erge a giudice di tutti i peccati del mondo, inchiodando sul banco degli accusati tutti “gli eretici”: cioè quelli che sono fuori dal “modello” occidentale e fuori dal mercato, possibilità di salvezza!

Per quanto riguarda il suo appello alla “sovranità europea” ancora indefinibile, essa è un prodotto sostituivo per quel che non è che l’Europa degli affari, incapace della armonizzazione sociale e fiscale e di ogni forma di solidarietà di fronte agli emigranti!

Egli non ha una maggiore conoscenza della sovranità nazionale e dell’indipendenza di quanta non ne abbiano le società transnazionali che speculano su scala mondiale e che non fanno che erigere muri di fronte alla gente (2)!

Il Presidente francese, nel solco statunitense e trumpista (che rappresenta una referenza!), così come dietro di lui la corte dei politici (più o meno opportunisti), dei media (sotto controllo dei grandi gruppi finanziari) e dei “servizi” di ogni genere, hanno adottato un linguaggio manipolatore che serve a suggestionare l’opinione, le formule e le parole ripetute senza sosta, in modo da costruire se non proprio delle convinzioni almeno generare una confusione estrema.

Negli affari interni, e detto direttamente da lui, le contro-riforme più regressive diventano delle “riforme modernizzatrici”, la contrattazione ha ceduto il posto ad un “dialogo” che non è che chiacchiericcio, lo “Stato di diritto” non è che il mantenimento di una legalità discriminante, la repressione diventa “misure di sicurezza”, l’insicurezza sociale e l’austerità per la maggioranza svantaggiata si trasforma in “equilibri “di budget e ricerca della “competitività”; i diritti dell’uomo (invocati sempre di meno) sono ristretti ai soli diritti civili e politici, ma mai a quelli economici e sociali.

Ma è nelle relazioni internazionali che la “nuova lingua” per dirla con Orwell, praticata dalla Francia e dagli altri stati occidentali, europei ed americani, è la più significativa. (3).

 Non ci sono più guerre: soltanto delle “operazioni di polizia” con finalità umanitarie, allo scopo di proteggere i “civili” o i “non-combattenti” nei conflitti internazionali, incluso, beninteso, anche quelli a migliaia di chilometri da casa ! L’impero ed i suoi alleati esercitano in qualche modo una specie di missione divina: devono proteggere l’Umanità” contro i Barbari di un colore o di un altro ! Nulla di nuovo: già le spedizioni coloniali non erano la guerra. Bombardare l’Iraq, la Libia, o la Siria non è altro che l’espressione del più alto grado di civilizzazione umanista e di una filantropia universale senza limiti!

Chi avrebbe l’ardire di negare più di sette anni dopo la distruzione della Libia che non si trattasse solo di eliminare Gheddafi, malgrado i numerosi tentativi andati a vuoto di assassinarlo ed il finanziamento di Al Qaeda contro il regime? Sarkoszy non ha fatto altro che riprodurre, qualche anno dopo la spedizione anti-Bagdad, un’operazione basata sulla menzogna !

La politica dei «due pesi, due misure» è anche una residuato della storia che serve a decretare quale paese è una «dittatura» e quale non lo è !

L’Egitto del Maresciallo Sissi, come l’Arabia saudita o il Qatar sono degli alleati in “via di democratizzazione”, così come il Bahrein (che ha schiacciato la “rivoluzione della primavera 2011”, ma che ospita una base della V° flotta americana. Al contrario, i “dittatori” venezuelani o boliviani, così come l’ex-presidente del Brasile, Lula, sono infrequentabili. Allo stesso modo, la Coalizione occidentale non fa altro che combattere “i terroristi di Daesch” mentre invece la Russia, l’Iran e la Siria non affrontano altri se non dei “ribelli” “semplici oppositori “di Damasco !

Riguardo al conflitto israelo-palestinese prosegue un “processo di pace”, da più di mezzo secolo sotto l’egida degli Stati-Uniti, giudici e parte in causa. L’occupazione israeliana non fa che estendersi ed i Palestinesi uccisi si moltiplicano senza “ingerenza umanitaria”. Un ebreo a quanti Palestinesi equivale? L’esercizio del diritto di veto statunitense al Consiglio di Sicurezza ha forse come scopo la pace visto che Israele è parte in causa?

Poco importa, gli Stati-Uniti, la Francia, la Gran Bretagna da soli costituiscono “la comunità internazionale” ! Il resto del mondo deve essere tenuto a distanza. Quando il Consiglio di Sicurezza rigetta un progetto di risoluzione occidentale, è a causa del “veto” russo, come ai tempi della guerra fredda! Quando è il contrario che accade contro una proposizione russa, è la comunità internazionale che vi si oppone ! Tutto è nelle sfumature per i professionisti del lessico dei truffatori !

L’utilizzo unilaterale della forza contro uno Stato è la violazione più flagrante della Carta delle Nazioni Unite. Quando una potenza occidentale si accorda quel che il diritto internazionale gli vieta, è perché essa ha una elevata coscienza delle sue responsabilità, che essa incarna legittimamente il Bene. Il “primato della morale” vince su di un antiquato legalismo ! L’occidente è sempre dalla “lato positivo della Storia” contro il Male incarnato dagli…Altri !

Il lessico dei truffatori si rinnova continuamente per rinfrescare la reputazione degli Occidentali che credono che a loro tutto sia ancora permesso e che vogliono esser presenti dovunque nel mondo per trarre profitto, come ad esempio, essere al tavolo del negoziato per la Siria (ricca di risorse energetiche) (cosa che spiega i missili di aprile) e di non lasciare sola la Russia, o continuare a sfruttare il petrolio libico malgrado il caos che regna nel paese, ovviamente mettendo da parte i Russi o i Cinesi !

Se si aggiunge a questi trucchi semantici uno spettacolo politico-folcloristico permanente nel quale si coniugano false compassioni (con opportune immagini di donne e bambini martiri), puntare in modo selettivo le telecamere su siti “redditizi” per l’Occidente (ad esempio, la Siria, ma né la Libia né li Yemen, né la liquidazione dei Curdi da parte della Turchia), e messa in scena di fanfaronate guerresche con pretese umanitarie, si può concludere che ogni compiacimento di fronte a questa pratica politica è espressione o di cinismo o di accecamento.

Certo che priorità di tutte le Potenze è quella di soddisfare i propri interessi, ma l’Occidente ha una sua peculiarità: esso falsifica, con tutti i mezzi, e con la più perfetta malafede, il suo modo di agire presentandolo come un opera universalistica insostituibile.

 Certes, toutes les Puissances s’efforcent de satisfaire en priorité leurs intérêts propres, mais l’Occident a une particularité : il falsifie, par tous les moyens, avec la plus parfaite mauvaise foi, sa pratique en la présentant comme une œuvre universaliste irremplaçable.

Decisamente, come diceva Marx, la preistoria non è ancora finita. 

 

Note:

1.Vedere il film compiacente su Macron «La fine dell’innocenza».

2.L’intervento in Nuova Caledonia, nel maggio 2018, che di fatto apriva la campagna per il referendum che si terrà per decidere in favore o contro l’indipendenza e che incoraggia, evidentemente, il “no” all’indipendenza (nickel e “terre rare” obbligano), è di una notevole ipocrisia.

3.Cf. D. Losurdo. Le langage de l’Empire. Lexique de l’idéologie étasunienne. Delga. 2014.
Vedere anche, Alain Bihr. La Novlangue néolibérale. La rhétorique fétichiste du capitalisme. Syllepse.

 

Fonte : Investig’Action