FPLP: la lunga marcia di un popolo indomito

Finalmente è uscito un libro che racconta l’epopea della principale formazione della sinistra palestinese. A cinquantadue anni dalla sua fondazione, il Fronte Popolare continua a rappresentare la terza realtà per importanza nel panorama politico palestinese, tra i partiti più longevi e radicati.
 
Un movimento politico vivo, nonostante la feroce repressione da parte delle forze di occupazione e la doppia morsa nella quale è stretto dall’Autorità Nazionale Palestinese e da Hamas. Un movimento attivo in tutti i territori palestinesi, composto dalle tante sfaccettature che settant’anni di diaspora palestinese hanno prodotto, ma capace finora di rimodulare la propria identità, la propria organizzazione e il proprio intervento sulla base delle diverse sfide poste dalla fase storica, dagli assetti internazionali e dai rapporti di forza sul campo.
 
Lo dimostra il protagonismo del FPLP nella recente costituzione – insieme al Fronte Democratico, a Iniziativa Nazionale, al Partito del Popolo e a Fida – dell’Unione Democratica, una coalizione che mira a coordinare e a rilanciare la sinistra all’interno del movimento di liberazione.
 
Il libro di Stefano Mauro racconta la storia di un movimento dinamico, capace di rinnovarsi, ma rimasto fedele alla lotta e alla resistenza, nonostante la pesante situazione derivante dalla crescente colonizzazione e dalla normalizzazione e frantumazione dei Territori Occupati. Una bantustanizzazione alimentata anche dalla nefasta collaborazione dell’Anp con le autorità israeliane, soprattutto sul fronte della “sicurezza”, che il FPLP ha sempre avversato, animando per anni il “Fronte del Rifiuto” agli Accordi di Oslo e sforzandosi di resuscitare l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina come strumento unitario di tutte le forze della resistenza e punto di riferimento dei movimenti sociali e popolari contro l’occupazione.
 
“Nonostante l’oppressione, il colonialismo sionista e le divisioni interne, l’unica costante in una maniera unitaria deve essere la Resistenza (…). Gli obiettivi del nostro popolo restano e rimarranno: la libertà, l’indipendenza e il diritto al ritorno” ha spiegato in una recente dichiarazione Ahmed Sa’adat, divenuto Segretario Generale del FPLP nel 2001 dopo l’assassinio del suo predecessore, Abu Ali Mustafa, da parte dell’esercito israeliano. Come risposta un commando del FPLP uccise Rahavam Zeevi, ministro israeliano e ideologo della deportazione dei palestinesi. L’ANP fece arrestare Sa’adat e poi, nel 2006 i militari israeliani lo sequestrarono e lo condannarono a 30 anni di carcere, in compagnia della deputata Khalida Jarrar e di altre centinaia di dirigenti e militanti del movimento considerato terroristico non solo da Tel Aviv, ma anche da UE e USA.
 
Gli obiettivi del movimento li riassume ed argomenta nella prefazione anche Leila Khaled, storica militante della sinistra palestinese e simbolo anche del processo di emancipazione e di protagonismo femminile che all’interno della Resistenza si è sviluppato (non a caso una sua foto in bianco e nero è diventata da tempo un’icona internazionale della lotta del popolo palestinese per la propria libertà). Nell’intervista Khaled difende la scelta di adottare tutte le forme di lotta a disposizione, ribadisce l’obiettivo di uno stato unico, laico e democratico che garantisca a tutti giustizia ed eguaglianza (criticando quindi l’ipotesi dei “due stati”), racconta lo stato delle relazioni tra il FPLP e le altre realtà politiche palestinesi e con i governi e i popoli della regione sottoposti alle aggressioni di Israele e degli Stati Uniti, a partire da Siria, Libano e Iran. 
 
Nell’intento di far conoscere e comprendere l’evoluzione fino ai nostri giorni di una corrente politica fondata nel 1967, il libro di Stefano Mauro – giornalista ed esperto di Medio Oriente e Nord Africa – fornisce anche un prezioso compendio della storia della Palestina e di tutto il Vicino Oriente, a partire dalla “Dichiarazione Balfour” e dalla Nakba, “il disastro” del 1948.
 
Una “questione palestinese progressivamente accantonata e dimenticata”, come scrive Mauro, che la sua agile pubblicazione contribuisce ad illuminare di nuova luce.
 
 
Stefano Mauro, “FPLP. Fronte popolare per la liberazione della Palestina: tra ideologia e pragmatismo”, Edizioni Clandestine, dicembre 2018, pagine 190, 12 euro
 
 
Articolo pubblicato su Le Monde Diplomatique (marzo 2019)